20 settembre 2007

L’orgoglio a stelle e strisce

Cosa significa difendere il proprio paese senza compromessi e mezzi equivoci? La risposta è venuta dalla polizia di New York la quale ha respinto la richiesta del premier iraniano Ahmadinejad di visitare Ground Zero. Forse c’è qualcosa da impare da questa lezione tutta americana. Non fatichiamo ad immaginare che il nostro governo, in primis il ministro d’Alema, avrebbe gestito in modo più “diplomatico” la vicenda magari concedendo il via libera al premier iraniano. Ma per fortuna gli Usa non coltivano le simpatie filo-iraniane tipiche del nostro paese e allora sia la canditata democratica Hillary Clinton sia il repubblicano Rudolph Giuliani hanno chiuso la porta in faccia ad Ahmadinejad. Le dichiarazioni di Giuliani sono inequivocabili: “ Questo è un uomo che ha minacciato l’America e Israele, che dà riparo al figlio di Bin Laden e a leader di Al Qaeda, che rifornisce di armi gli insorti iracheni, che persegue la costruzione di armi nucleari. Assistere Ahmadinejad mentre visita Ground Zero- terra sacra per tutti gli americani- sarebbe oltraggioso…”.
Forse per il premier iraniano visitare Ground Zero è paragonabile ad andare a Disneyland, ma per gli americani, come ha detto Giuliani, l’immenso vuoto lasciato dal crollo delle Twin Towers è un luogo sacro che non può essere profanato da nessuno.

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